Vaccinazioni obbligatorie 2017: tutto quello che c'è da sapere
Vaccinazioni obbligatorie 2017
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge sui Vaccini 2017, si obbligano alla vaccinazione tutti i bambini di età compresa tra i 0 ai 16 anni, pena l’esclusione dalla scuola e dall’asilo.
L’entrata in vigore di questa legge consentirà di abbassare il rischio di mortalità legato a malattie cosi prevedibili e una riduzione della spesa sanitaria pubblica, in quanto saranno sempre di meno le ospedalizzazioni dovute a queste malattie.
Quali sono le vaccinazioni obbligatorie?
I vaccini che devono essere necessariamente somministrati ai propri figli sono 10 :
Poliomelite, Difterite, Tetano, Epatite B, Pertosse, Haemophilus influenzae di tipo B, Morbillo, Rosolia, Parotite, Varicella.
Il vaccino contro la varicella è obbligatorio per tutti i bambini nati dal 2017 in avanti mentre gli altri 9 sono obbligatori per tutti (0-16 anni)
Ovviamente questi vaccini non sono somministrati singolarmente, quindi non si dovranno fare 10 iniezioni ma solo 2 :
1) Vaccino combinato esavalente (Poliomelite, Difterite, Tetano, Epatite b, Pertosse,Haemophilus influenzae tipo B)
2) Vaccino combinato tetravalente ( Morbillo, Rosolia , Parotide, Varicella)
A questi si aggiungono anche 4 vaccini fortemente raccomandati ma non obbligatori (Meningococco B, Meningococco C, Rotavirus ,Pneumococco )
Queste sono tutte gratuite per i nati dal 2017 in avanti, mentre per i nati dal 2012 al 2016 sono gratuite le vaccinazioni antimeningococco C e anti-pneumococco
Vaccinazioni obbligatorie, quando non farle?
L’obbligo di vaccinazione viene meno se il bambino ha già contratto una di queste malattie (perché ha già formato gli anticorpi necessari per combatterla) o se ha un particolare stato di salute che non gli consente di assumere il vaccino ( Es. bambini con poche difese immunitarie).
Il medico di famiglia potrà accertare gratuitamente, tramite il rilascio di un certificato, che il bambino ha già contratto una di queste malattie e quindi è protetto contro di esse. Il certificato escluderà il bambino dall’obbligo di vaccinazione contro questa specifica malattia mentre non elimina l’obbligo della vaccinazione contro le altre.
La vaccinazione può essere posticipata solo in caso di malattia acuta come febbre molto alta o infezioni più pericolose.
Quali sono i documenti da presentare?
Per avere accesso alla scuola è necessario presentare:
1 )Copia del libretto vaccinale che si può richiedere all’aAsl locale di appartenenza
2) Copia della prenotazione di vaccinazione all’Asl
3) E’ possibile anche presentare un documento di autocertificazione, compilando un modulo apposito ma questo comunque obbliga il genitore a presentare il libretto vaccinale entro marzo 2018
Per avere accesso alla scuola è necessario che i genitori presentino la documentazione entro:
-11 settembre 2017 per i bambini che andranno all’asilo e alla scuola materna
-31 ottobre 2017 per elementari, medie, biennio e superiori.
Per i bambini che non possono assumere vaccini per problemi di salute perenni o temporanei devono presentare un certificato rilasciato dal proprio medico di famiglia prima dell’inizio dell’attività scolastica.
Vaccinazioni obbligatorie, dove farle?
E’ possibile vaccinare il proprio bambino gratuitamente recandosi all’Asl di appartenenza tramite una semplice prenotazione CUP che può essere fatta in qualsiasi farmacia autorizzata.
Per conoscere quali sono i centri vaccinali di Napoli e Provincia clicca qui.
Cosa succede a chi non provvede alla vaccinazione obbligatoria del proprio bambino?
Se il genitore non vaccina il proprio figlio o non presenta la documentazione richiesta si vieta l'ingresso a scuola ai bambini dai 0 ai 6 anni.
Dai 6 ai 16 anni possono accedere a scuola ma il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la questione all'ASL entro 10 giorni. L'ASL contatta i genitori per un colloquio indicando i tempi e le modalità con la quale effettuare le vaccinazioni. Se i genitori in seguito all'appuntamento non provvedono a vaccinare il proprio bambino sono previste multe per i genitori inadempienti che vanno dai 100 ai 500 euro.