Carenza di vitamina D: come integrarla?
Carenza di vitamina D, cosa fare per integrarla? Soluzioni efficaci e buone abitudini da seguire
La vitamina D rappresenta un elemento essenziale per il buon funzionamento del nostro organismo. È coinvolta in moltissime funzioni biologiche: dall’omeostasi al metabolismo di calcio e fosfato. Sostiene il sistema immunitario, previene diversi tipi di tumore e supporta la nostra salute cardiovascolare. Promuove, inoltre, la fisiologica crescita dello scheletro, prevenendone la degenerazione. Ma cosa succede quando si verifica una carenza vitamina D? E cosa occorre fare per integrarla?
Carenza di vitamina D: sintomi e conseguenze sul nostro organismo
Sebbene il nostro corpo sintetizzi autonomamente la vitamina D, talvolta si possono verificare degli scompensi. Diverse cause, infatti, concorrono a ridurne i livelli. Tra queste possiamo ricordare la scarsa esposizione ai raggi solari, una dieta vegetariana troppo rigida o l’eccessivo utilizzo di creme protettive che ne riducono la capacità di sintesi.
Dunque, riguardo all’argomento carenza di vitamina D sintomi e conseguenze è importante ricordare che, nel tempo, la mancanza di tale elemento può causare seri rischi per la salute. Si va dall’obesità al diabete, passando per ipertensione e stanchezza cronica.
Nei casi più gravi? Si può andare incontro anche a carenza vitamina D sintomi neurologici. Diversi studi dimostrano che si possono verificare cali e difficoltà di concentrazione, perdita della memoria, nonché fatica a ricordare ed elaborare nuove informazioni.
Carenza di vitamina D: capelli, cosa c’è da sapere
E per ciò che concerne carenza vitamina D capelli? Forse non tutti lo sanno, ma questo elemento regola e stimola la crescita dei follicoli piliferi, quei minuscoli pori dai quali spuntano i peli. Quando viene a mancare, la chioma ne risente.
Varie ricerche hanno dimostrato, infatti, che l’insufficienza di vitamina D può portare all’alopecia areata, una condizione che provoca la perdita dei capelli a chiazze.
Carenza di vitamina D: pelle, quali sono le conseguenze
La vitamina D non serve soltanto a mantenere le ossa in salute e a stimolare la crescita dei capelli. I ricercatori hanno evidenziato anche un profondo legame tra carenza vitamina D sintomi pelle.
Tale sostanza ha un ruolo importante nella regolazione del sistema cutaneo. In particolare, le principali patologie associate ad un deficit di vitamina D sono la dermatite atopica, la vitiligine e la psoriasi.
Come assumere la vitamina D? Alimenti e integratori da aggiungere alla propria dieta
Come già accennato, il nostro organismo è in grado di produrre e sintetizzare la vitamina D grazie all’esposizione ai raggi solari. Ad ogni modo, esistono anche cibi che contengono vitamina D e integratori che possono essere abbinati alla propria dieta.
Nella lista degli alimenti con vitamina D figurano diverse tipologie di pesce: salmone, sgombro, tonno, pesce spada e sardine. Tale elemento è presente anche nei tuorli d’uovo, nel latte di mucca e nei funghi. È assente, invece, nella frutta e nella verdura.
È possibile approfittare anche di integratori alimentari ad hoc, formulati appositamente per adulti, bambini e neonati. Qualche esempio? VIT D3 Natural Gocce e Vitamina D Pura sono due prodotti naturali, a base di ingredienti di origine vegetale. Proteggono le cellule dall’azione dei radicali liberi, stimolando le difese dell’organismo.
Ulteriori alternative altrettanto valide sono rappresentate da Vitamina D3 2000 UI in film orodispersibili, Natural Vita D3 Perle, per favorire l’assorbimento di calcio e fosforo, oppure Vitamina D liquido, adatto ai soggetti di tutte le età.
Il dosaggio corretto della vitamina D, ecco quanta ne serve al nostro organismo
È importante ricordare che il fabbisogno giornaliero di vitamina D cambia a seconda dell’età. In linea generale e in assenza di fattori di rischio il dosaggio vitamina D ottimale è di 400 unità al giorno.
Questo, può derivare dall’assunzione di integratori e da una dieta equilibrata ricca di vitamina D alimenti. Al contrario, in presenza di deficit e carenze importanti le dosi possono arrivare fino a 1.000 unità al giorno.
Vitamina D: i benefici che derivano dalla corretta assunzione di questo elemento
Chiudiamo questa guida con una domanda: la vitamina D a cosa serve? La sua funzione principale è quella di mantenere in salute il nostro apparato scheletrico. Infatti, favorisce il processo di mineralizzazione delle ossa, stimolando l’assorbimento di fosforo e calcio, così da prevenire fratture e patologie, come l’osteoporosi.
Ma non è tutto. Agevola la funzione muscolare, fluidifica la circolazione sanguigna riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Ha un ruolo importante nello sviluppo del cervello proteggendo da malattie neurodegenerative e, infine, collabora col sistema immunitario per combattere infezioni e infiammazioni.
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